domenica 22 gennaio 2017

TELEFERIC DE MONTJUIC A BARCELONA

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Nel video alcune immagini dell'impianto del Teleferico de Montjuic, nell'estate del 2013.



Il Teleferico de Montjuic, costituito da due tratte ad angolo retto con 12 piloni intermedi, è lungo circa 750 metri e consente di raggiungere la località del Castello (173 m) dal Parco (88 m), attraverso la stazione intermedia del Mirador (129 m)(accessibile solo in discesa), superando un dislivello di circa 84 metri, in poco meno di 5 minuti.

La tratta è realizzata con una cabinovia monofune ad ammorsamento automatico nella quale i veicoli (55) sono agganciati automaticamente alla fune portante-traente, ad anello chiuso, che è in moto continuo circolare.




L'attuale cabinovia, inaugurata nel 2007, ha sostituito una precedente cestovia aperta nel 1970 e dismessa nel 2004, che collegava la stazione superiore della Funicolare del Montjuic con la sommità del Catello.


lunedì 16 gennaio 2017

FUNIVIA DI ERICE

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Nel video alcune immagini dell'impianto della Funivia di Erice, nell'estate del 2014.



La Funivia di Erice, costituita da un'unica tratta con 15 piloni intermedi, è lunga circa 3 km e consente di raggiungere la località di Erice (703 m) da Trapani (40 m), superando un dislivello di circa 600 metri, in poco meno di 10 minuti.

La tratta è realizzata con una cabinovia monofune ad ammorsamento automatico nella quale i veicoli (47) sono agganciati automaticamente alla fune portante-traente, ad anello chiuso, che è in moto continuo circolare.



L'attuale cabinovia, inaugurata nel 2005, ha sostituito un precedente impianto "va e vieni" aperto nel 1956 e dismesso agli inizi degli anni ottanta, progettato e costruito dal conte Dino Lora Totino, lo stesso che aveva realizzato la Funivia dei Ghiacciai (1955) ed in seguito realizzerà la Funivia dell'Etna (1966).







giovedì 12 gennaio 2017

FUNIVIE DEL MONTE BIANCO

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Le Funivie del Monte Bianco, costituite da cinque tratte (due sul versante italiano, una fra i due versanti e due su quello francese), per una lunghezza complessiva che raggiunge oltre i 15 km, consentono la completa traversata del massiccio da Courmayeur, in territorio italiano, a Chamonix, in quello francese e viceversa.



Tutte le tratte sono realizzate con impianti "va e vieni"; fa eccezione la tratta centrale che è una struttura "pulsèe" (intermittente). Tutti gli impianti in territorio francese sono bifune (portante+traente); quello in territorio italiano è trifune (2 portanti+traente).


SKYWAY MONTE BIANCO



Nel video alcune immagini della tratta italiana nell'estate del 2016.



L'impianto in territorio italiano, denominato Skyway Monte Bianco, è stato nel 2011-15 completamente ricostruito solo su due tratte, rimpiazzando una precedente funivia su tre tronchi aperta nel 1946/1957.

La prima tratta porta dalla stazione di valle di Pontal d'Entrèves (1.300 m) alla stazione intermedia del Pavillon du Mont Frèty (2.200 m), mentre la seconda raggiunge la vetta di Punta Helbronner (3.500 m), per un totale complessivo di circa 4,3 km di percorrenza.

Si tratta di due impianti trifune (2 portanti + 1 traente) a funzionamento "va e vieni" sul quale viaggiano 2+2 cabine che percorrono l'intero tragitto in circa 9 minuti (esclusi i tempi di trasbordo).

Tra le peculiarità della nuova realizzazione vanno ricordate le moderne stazioni costruite in vetro/acciaio, dotate di numerose soluzioni atte a garantire una loro parziale sostenibilità energetica, e le speciali cabine sferiche con vetratura e pavimento riscaldati (antiappannamento ed antiscivolamento rispettivamente) che durante il viaggio ruotando di 360° consentono a tutti i passeggeri di godere dello straordinario panorama dei "quattromila" più famosi d'Europa.

Ogni cabina è in grado di trasportare circa 80 passeggeri in piedi ma anche circa 3.000 litri d'acqua, necessari all'approvvigionamento idrico delle stazioni superiori. Il carico e lo scarico sono effettuati in maniera completamente automatica durante gli orari serali, dopo la chiusura degli impianti al pubblico.


PANORAMIC MONT BLANC



Nel video alcune immagini della tratta fra i due versanti nell'estate del 2016, prima che l'impianto fosse anticipatamente fermato per la chiusura invernale, a causa dell'incidente dell'8 settembre 2016, dovuto all'accavallamento delle funi portante e traente, nel quale sono stati coinvolti circa un centinaio di passeggeri, alcuni dei quali sono stati costretti a trascorrere la notte all'addiaccio nelle cabine sospese sul ghiacciaio.



L'impianto, tutto in territorio francese, denominato Panoramic Mont Blac, ma più noto in Italia come "Funivia dei Ghiacciai" e la "Liaison" in Francia, è costituito da un'unica tratta a tre campate che collega la stazione di valle di Punta Helbronner (3.500 m) con quella di monte dell'Aiguille du Midi (3.800 m), per complessivi circa 5 km.

La sua costruzione, sotto la direzione del conte Dino Lora Totino e su progetto del professor Vittorio Zignoli del Politecnico di Torino, è stata possibile solo grazie all'adozione di soluzioni tecniche del tutto originali, come il pilone su roccia (sul Gros Rognon a 3.536 m), nel quale si ha una piccola deviazione del percorso ed il cambio della portante, ed il pilone aereo (tra il Petit ed il Grand Flambeau a 3.466 m ), costituito da due scarpe sospese da tre funi trasversali alla linea della funivia.

I due piloni "naturali" creano tre campate spettacolari: la prima di 400 m prima del pilone aereo, la seconda di ben 2.800 m con 255 m di freccia e 300 m di franco sul Ghiacciaio del Gigante ed infine l'ultima di 1.700 m dopo il pilone su roccia.

E' una funivia bifune a funzionamento circolare intermittente ("pulsè") sul quale viaggiano 12 grappoli di 3 cabine quadriposto ciascuno, ognuna ammorsata rigidamente al cavo di trazione, il che porta, per ogni fermata nelle stazioni terminali, al fermo (per circa 1 o 2 minuti) di tutte le altre cabine, per cui la tratta viene percorsa in circa 25 minuti con 5 soste intermedie.

Esiste anche una piccola teleferica per la manutenzione del pilone su roccia del Gros Rognon, che consente di raggiungerlo dalla stazione dell'Aiguille du Midi utilizzando una delle vecchie cabine sostituite nel 2000.

Costruito tra il 1951 e il 1955, rinnovato nel 2000 (ma anche più recentemente, come si può vedere dalle immagini) è un impianto molto ardito e anche ragionevolmente spregiudicato, con conseguente eventualità che si possano presentare degli inconvenienti, come quello dell'8 settembre, che se ben gestiti possono rimanere tali e non trasformarsi in tragedie; come quelle avvenute nel 1961, quando un caccia francese tranciò il cavo traente provocando la caduta di un grappolo di tre cabine (con i sei occupanti che persero la vita), o quella del 1966, quando un guasto al pilone sospeso provocò la caduta di un altro grappolo (con un morto e 13 feriti).



Nel video una sequenza di immagini della webcam posta nella stazione di valle di Punta Helbronner durante i lavori di ordinaria manutenzione effettuati da settembre 2010 a marzo 2011.


AIGUILLE DU MIDI



Nel video alcune immagini della tratta francese nell'estate del 2016.



L'impianto in territorio francese, denominato Aiguille du Midi, aperto nel 1957 e ricostruito nel 1991, è costituito da due tratte: la prima suddivisa su quattro campate, mentre la seconda con un'unica spettacolare campata supera un dislivello di ben 1.500 m con oltre 3.100 m di lunghezza.

La prima tratta porta dalla stazione di valle di Chamonix (1.030 m) alla stazione intermedia di Plan des Aiguilles (2.317 m), nella quale è presente la sala macchine delle due tratte; mentre la seconda raggiunge la vetta dell'Aiguille du Midi (3.778 m), per un totale complessivo di circa 5,9 km di percorrenza.

Si tratta di due impianti bifune (1 portante+1 traente) a funzionamento "va e vieni" sul quale viaggiano 2+2 cabine che percorrono l'intero tragitto in circa 16 minuti (esclusi i tempi di trasbordo).

Tra le peculiarità della struttura va ricordato che sulla prima campata del primo tratto la traente possiede una freccia molto importante tale che in alcuni casi potrebbe toccare terra, per cui è stato necessario installare a due terzi di questa lunga campata un cavalletto di alcuni metri dotato di rulli che permettono di accogliere il cavo in caso di freccia troppo ampia.



martedì 3 gennaio 2017

FUNIVIA DEL RENON (Rittner Seilbahn)

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Nel video alcune immagini dell'impianto della Funivia del Renon (Rittner Seilbahn), nell'inverno del 2016.

La Funivia del Renon, costituita da un'unica tratta lunga circa 4.550 metri su 7 piloni intermedi, collega il centro di Bolzano, in prossimità della stazione ferroviaria (273 m slm), con la località di Soprabolzano (Oberbozen), in prossimità della Tramvia del Renon (Rittnerbahn) (1.223 m slm), superando un dislivello di 950 metri in circa 12 minuti.



La tratta è realizzata con una cabinovia trifune ad ammorsamento automatico a moto continuo (3S) con 6 cabine sempre in linea, intervallate di circa 4 minuti, più 2 ferme nelle stazioni di monte e di valle, per consentire l'imbarco e lo sbarco dei passeggeri.



L'impianto, un vero e proprio funidotto suburbano, è stato inaugurato nel maggio del 2009, primo in Italia nel quale è stata applicata la tecnica 3S, con due funi portanti ed una traente, sostituendo un precedente impianto del 1966, monofune con due cabine va e vieni, che all'apertura era considerato l'impianto più lungo del mondo.

Con il nuovo impianto la portata è salita da 250 a 770 pax/ora/tratta, triplicando il suo valore; mentre i tempi di attesa si sono ridotti di tre volte, diminuendo da 12 a 4 minuti.



Particolare dell'impianto è che la velocità dell'anello trattivo non è costante. A causa del ridotto spazio disponibile presso la stazione a valle, realizzata sul limitato sedime del precedente impianto, non è stato possibile realizzare rampe di lancio sufficientemente lunghe. Onde ottenere comunque la prevista velocità di esercizio di 7 m/s (circa 25 km/h), all'avvicinarsi/allontanarsi delle cabine alle stazioni, la velocità scende per alcuni secondi a 3 m/s, realizzando così un funzionamento detto "pulsé".